Red wine | Piedmont, Italy
Immaginatevi trasportati tra le dolci colline del Piemonte, intorno al 1967. È qui che ha avuto origine la magia del Barolo La Rosa Gran Cru di Fontanafredda. Non è solo vino; è una capsula del tempo, un sorso di storia accuratamente conservato per il vostro piacere.
Fontanafredda, sinonimo di eccellenza del Barolo, vanta una tradizione che risale al 1858. Fondata dal primo Re d'Italia, Vittorio Emanuele II, la tenuta incarna il meglio della tradizione vinicola piemontese. Il vigneto "La Rosa", un gioiello all'interno dei possedimenti di Fontanafredda, conferisce le sue migliori uve Nebbiolo a questo Gran Cru. Immaginate la cura meticolosa dedicata a ogni vite, la raccolta a mano di uve perfettamente mature, il tutto culminante in un vino che esprime il terroir unico di questo luogo speciale.
Il Barolo La Rosa Gran Cru del 1967 è una testimonianza della capacità del Barolo di invecchiare. Decenni di lavoro ne hanno ammorbidito i tannini e permesso l'emergere di aromi complessi. Sarete incantati da aromi di ciliegia appassita, petali di rosa e sottili note terrose. Al palato, aspettatevi un vino secco e corposo, con un finale persistente che parla della sua nobile eredità.
Questo Barolo esige di essere assaporato. Lasciategli il tempo necessario per respirare – almeno un'ora – per sprigionare appieno il suo potenziale aromatico. Servitelo a circa 18°C in ampi calici da Borgogna per apprezzarne appieno il bouquet. Questo vino è un partner naturale per piatti sostanziosi. Valutate l'abbinamento con carni brasate a fuoco lento come l'ossobuco, un ricco risotto ai funghi o formaggi stagionati come il Parmigiano-Reggiano. È anche un accompagnamento straordinario a piatti di selvaggina come il fagiano arrosto o il cinghiale. Ma in definitiva, questo è un vino da contemplare, condividere con gli amici e celebrare per il suo carattere unico. Incarna la passione di Fontanafredda e lo spirito del Barolo, simbolo intramontabile dell'eccellenza enologica italiana. Assicuratevi questa bottiglia e vivete la storia in un bicchiere. Cin cin!